Cookie Consent by Popupsmart Website

LEADER BOARD 728x90

LEADER BOARD 728x90

Un Natale di Pace in un mondo di tutti, più giusto, umano e solidale

Un Natale di Pace in un mondo di tutti, più giusto, umano e solidale

Le Feste di Natale e l’Anno nuovo pronto a debuttare, arrivano come una pausa dal caos quotidiano. Le strade, le facciate dei palazzi, le finestre diventano cascate di luci colorate e lampeggianti. Il traffico impazzisce, le vetrine occhieggiano con stelline, babbi Natale e prezzi straordinari, ai potenziali compratori presi dalla frenesia del regalo. Le famiglie – almeno per questi giorni – tornano a riunirsi, ritrovando la magia dell’infanzia nell’attesa dei bambini, nel loro sorriso mentre scartano regali. Il cenone con i piatti tradizionali, i giochi di carte, la tombola, tutto contribuisce alla Festa più sentita.    

Eppure, mentre ci raccogliamo intorno a tavole imbandite e decoriamo gli alberi, non possiamo ignorare il mondo che ci circonda, un mondo che soffoca sotto il peso di guerre, violenze, indifferenza, pregiudizi e povertà.

Oggi più che mai, il Natale dovrebbe essere una chiamata alla pace, un invito a costruire un mondo più giusto, umano e solidale. Non si tratta solo di belle parole, ma di un'urgenza concreta. Ogni guerra combattuta in terre lontane o vicine è un fallimento dell’umanità intera. Ogni atto di violenza, ogni forma di discriminazione o indifferenza sono un’offesa al valore della vita, al principio universale che tutti siamo uguali, tutti meritiamo dignità e rispetto.
Nel mondo – secondo il rapporto 2024 del Global peace index - sono attivi 56 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale. Le persone bisognose di aiuti umanitari sono 300 milioni. 

editoriale natale 2024

La pace non è un dono che arriva dall’alto. Chi si arricchisce con le guerre non sarà mai un costruttore di concordia e armonia. La pace è una scelta di vita, di campo, ha bisogno di un impegno quotidiano. In un mondo nel quale prevalgono indifferenza e interessi di parte, in un mondo frammentato, con muri che si alzano invece di mani che si stringono, queste festa e questo clima di  “volemose bbene!” dovrebbe/deve ricordarci che siamo chiamati a essere costruttori di ponti e non a tagliarceli dietro le spalle. Questo può/deve partire da noi stessi, dalle nostre case, dalle nostre comunità, dai nostri gesti quotidiani, dal nostro riprendere a parlarci, a guardarci negli occhi, a dissentire o concordare con il gusto delpensare, del dire e dell’ascoltare.

È facile cedere alla rassegnazione, pensare che il nostro contributo sia insignificante. Ma se il Natale ci insegna qualcosa, è che anche la luce più piccola può guidarci nel buio, indicarci una via d’uscita. Ogni volta che scegliamo di amare invece di odiare, di ascoltare invece di giudicare, di aiutare invece di ignorare, stiamo dando forza a quella pace che – spesso solo a parole – tutti desideriamo.

Se fossi ancora bambino scriverei una letterina a Babbo Natale per chiedergli di regalarmi - insieme ad un trenino con i binari, la stazione e il passaggio a livello - un mondo dove i bambini possano crescere senza le sirene che anticipano il rumore delle bombe, con i loro genitori, la propria scuola, il cibo ogni giorno; un mondo senza profughi, naufraghi. Gli scriverei di donarci una terra con l’aria pulita, dove il colore della pelle, la religione o l’amore non siano pretesti per l’odio, la discriminazione, la violenza. Lo so Babbo Natale: è un sogno grande, ma non è irrealizzabile. Lo so che richiede coraggio, impegno, e una profonda convinzione che il cambiamento inizia da ciascuno di noi. 

Questo Natale, sotto l’albero, insieme ai regali, lasciamo un messaggio che dice: vogliamo che la pace non resti solo un ideale scritto sull’acqua ma diventi azione concreta. Lasciamo che l’empatia vinca sull’indifferenza, che il dialogo superi le barriere, che la speranza rinasca anche nei luoghi più bui.

Perché – a ben pensarci – le Feste di Natale, in fondo, sono questo: la possibilità di credere in un mondo migliore e, insieme, l’opportunità di iniziare a costruirlo.

Questo nostro giornale, nel suo piccolo, continuerà a raccontare i nostri 121 Comuni per ciò che rappresentano e per quanto in essi accade, e – al tempo stesso - a promuovere tutte quelle iniziative che mettono al centro dialogo, conoscenza, bellezza, solidarietà, libertà di pensiero, ambiente, lavoro, partecipazione, onestà e Pace.

RMareametropolitana augura Buon Feste di Natale a tutti.


Stampa   Email
Image

UN NUOVO PERIODICO PER CONOSCERE
LA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA

RM area metropolitana nasce come testata indipendente al servizio delle comunità della città metropolitana e dei suoi abitanti.

RM Area Metropolitana
Editore Biblio News Srls
P.IVA 16568201004
Via Degli Ontani, 14 - Roma (RM)
Tel. 06 23219372

Testata registrata presso il tribunale di Roma
al n. 55/2023

Direttore Responsabile
Tosto Antonino Pietro
tonino.tosto@rmareametropolitana.it

Direttore Editoriale
Pacifici Marco
marco.pacifici@rmareametropolitana.it

Responsabile del trattamento dei dati
Castro Carlin Mercedes

privacy@rmareametropolitana.it

Privacy Policy
Cookie Policy
Contatti